Fondazione Paola Frassi | L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri
22914
post-template-default,single,single-post,postid-22914,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-theme-ver-6.9,wpb-js-composer js-comp-ver-5.4.7,vc_responsive
 

L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri

01 Gen L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri

La Fondazione vi invita a partecipare alla visita guidata della mostra su Caravaggio alle Gallerie D’Italia Giovedì 8 Febbraio 2018 alle ore 19:30.

Siamo ospiti di banca Intesa che apre le porte al suo Museo e ci mette a disposizione una loro guida.

Partecipare è facile

1. scrivere una mail a info@fondazionepaolafrassi.org indicando il numero di persone da prenotare

2. una volta ricevuto l’ok effettuare il bonifico di €40 a persona alla Fondazione Paola Frassi (Banca Popolare di Milano Agenzia n. 16 IBAN: IT55R0558401616000000023598) indicando nella causale “Nome e numero posti mostra Caravaggio alle Gallerie D’Italia”

3. riceverete una mail di conferma e un reminder dell’evento a ridosso della data

L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri

Fino ad Aprile 2018 Intesa San Paolo realizza una mostra dedicata a Caravaggio esponendo piA? di 50 opere di seguaci di Caravaggio come Battistello Caracciolo e Ribera, Rubens, Van Dyck, Procaccini e Strozzi.

La mostra racconta la storia artistica di tre città  italiane: Napoli, Genova e Milano legate all’orbita spagnola in anni di rinnovamento del gusto, tra la rivoluzione tutta tesa al naturale di Caravaggio e la nuova età colorata e festosa del Barocco.

La cultura caravaggesca si afferma rapidamente in tutti quei luoghi dove il maestro soggiornA?, in particolare a Roma, Napoli e nell’Italia meridionale. Tuttavia ciò non avviene in altri importanti centri della penisola dove pure si continua a dipingere, e anche molto bene: non succede, a titolo d’esempio, se non incidentalmente, a Firenze, Bologna, Venezia, Torino, Genova e persino a Milano, dove Caravaggio nacque e si formò, ma da dove si allontanò precocemente senza più lasciare tracce di sé.

L’eccezionale punto di partenza dell’esposizione è un interessante ed emblematico confronto tra il Martirio di Sant’Orsola (una delle opere più importanti del patrimonio artistico di Intesa San Paolo) dipinto a Napoli da Caravaggio nel 1610 alla fine del suo secondo soggiorno Napoletano, nella quale il maestro raffigura con violenta drammaticità il martirio della santa.